Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

Bartleby
Bartleby
Teatro

100 min

Lingua: Italiano

Regia: Renato Sarti

Con: Luca Radaelli, Gabriele Vollaro

Herman Melville è uno dei massimi scrittori di tutti i tempi, in particolare grazie al suo Moby Dick. Dei suoi romanzi il più particolare e discusso è Bartleby, lo scrivano (1853), considerato un precursore dell’esistenzialismo e della letteratura dell’assurdo. Anticipatore di Kafka e Camus, ispirato a Dickens e alle filosofie orientali, è uno dei testi più elusivi e affascinanti della storia della letteratura. Ambientato a Wall Street, descrive il contrasto tra la vita frenetica, rampante, votata al denaro e alla produttività, incarnata dalla city newyorchese e Bartleby, un personaggio che si rifiuta di svolgere le mansioni lavorative che il suo principale gli affida, finendo a poco a poco col rifiutarsi di fare alcunché, financo di vivere. Questa opposizione, così radicale, a un mondo positivista e pragmatico viene descritta dall’esterrefatto datore di lavoro: un pacifico avvocato che cura gli interessi di danarosi clienti, ma che prova una strana attrazione mista a compassione e desiderio di scoprire quale mistero si celi dietro al rifiuto sempre più reciso di Bartleby.
Il suo desiderio di affrancarsi dalla schiavitù del lavoro, e di un lavoro alienato come quello di copista, anche a costo della sua stessa vita, lo rende un personaggio oltremodo moderno, una sorta di working class hero: un eroe solitario che si batte con pervicacia donchisciottesca contro il Moloch del capitalismo internazionale.
Bartleby è l’Umanità intera. Salvare Bartleby è l’impresa ardua, il grande fardello che ognuno di noi ha sulla coscienza.

100 min

Lingua: Italiano

Regia: Renato Sarti

Con: Luca Radaelli, Gabriele Vollaro

Herman Melville è uno dei massimi scrittori di tutti i tempi, in particolare grazie al suo Moby Dick. Dei suoi romanzi il più particolare e discusso è Bartleby, lo scrivano (1853), considerato un precursore dell’esistenzialismo e della letteratura dell’assurdo. Anticipatore di Kafka e Camus, ispirato a Dickens e alle filosofie orientali, è uno dei testi più elusivi e affascinanti della storia della letteratura. Ambientato a Wall Street, descrive il contrasto tra la vita frenetica, rampante, votata al denaro e alla produttività, incarnata dalla city newyorchese e Bartleby, un personaggio che si rifiuta di svolgere le mansioni lavorative che il suo principale gli affida, finendo a poco a poco col rifiutarsi di fare alcunché, financo di vivere. Questa opposizione, così radicale, a un mondo positivista e pragmatico viene descritta dall’esterrefatto datore di lavoro: un pacifico avvocato che cura gli interessi di danarosi clienti, ma che prova una strana attrazione mista a compassione e desiderio di scoprire quale mistero si celi dietro al rifiuto sempre più reciso di Bartleby.
Il suo desiderio di affrancarsi dalla schiavitù del lavoro, e di un lavoro alienato come quello di copista, anche a costo della sua stessa vita, lo rende un personaggio oltremodo moderno, una sorta di working class hero: un eroe solitario che si batte con pervicacia donchisciottesca contro il Moloch del capitalismo internazionale.
Bartleby è l’Umanità intera. Salvare Bartleby è l’impresa ardua, il grande fardello che ognuno di noi ha sulla coscienza.
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